Comics Licensing e negoziazione dei diritti d’autore

Articolo pubblicato sulla rivista Licensing Made In

Il mondo del “licensing” si sta aprendo nuovi varchi in settori non caratterizzati esclusivamente o principalmente dalla presenza di marchi registrati: si pensi all’art licensing e all’utilizzazione di opere dell’ingegno tutelate da diritto d’autore secondo modalità nuove. In quest’ottica un’opera delle arti figurative potrà essere sfruttata secondo il canale tradizionale della vendita del quadro/bene materiale, ma potrebbe essere sfruttata anche tramite la sua riproduzione su oggetti di uso comune (abbigliamento, articoli per la casa, ecc.) in base ad una strategia opportunamente studiata.

Il licensing si sta affacciando anche al mondo del fumetto italiano per rendere possibile lo sfruttamento dei fumetti e dei personaggi di fantasia tramite canali diversi da quello tipicamente editoriale. Si veda, per esempio, l’utilizzazione del personaggio Diabolik nell’ambito del Diabolik Restaurant Cafè di Ravenna.

Anche nel comics licensing l’operatore diligente prima di effettuare qualsivoglia operazione deve ricostruire la catena dei diritti per accertare chi sia il soggetto titolare dei diritti sfruttamento dell’opera (personaggio di fantasia e fumetto), legittimato a firmare gli accordi.

La forma di utilizzazione tipica delle opere a fumetti tutelate da diritto d’autore è la pubblicazione a mezzo stampa, che nei contratti più recenti viene affiancata dallo sfruttamento in ambiente digitale. Il contratto che generalmente viene concluso tra l’editore e l’autore (disegnatore e sceneggiatore) è un contratto di edizione, ai sensi del quale l’autore concede all’editore il diritto di pubblicare l’opera per le stampe per un determinato periodo di tempo e a certe condizioni (pagamento di una percentuale da calcolare sul prezzo di copertina degli esemplari venduti). La maggiore parte dei contratti di edizione non prevede anche il trasferimento del diritto di elaborazione, di adattamento (cinematografico, teatrale, ecc.) o dei diritti derivati di licensing, merchandising ecc., fatto salvo il diverso accordo tra le parti. Ciò significa che un’operazione di licensing sarà gestita direttamente dall’autore o dal suo agente, fatto salvo il caso in cui non siano stati trasferiti all’editore anche queste specifiche e particolari forme di sfruttamento.

Un altro aspetto da valutare attentamente, anche qualora siano stati trasferiti all’editore i diritti derivati, è la durata del trasferimento, poiché il contratto di edizione può durare al massimo venti anni e spesso i contratti hanno una durata di tre o cinque anni. Da ciò consegue che una strategia di sviluppo del prodotto deve valutare la durata del contratto e del trasferimento dei diritti e prevedere, eventualmente, una doppia autorizzazione dell’editore e dell’autore.

Occorre poi ricordare che non sempre l’autore della singola storia a fumetti è anche l’autore del personaggio di fantasia autonomamente tutelato dal diritto d’autore: si pensi ai fumetti seriali, nati dalla matita di un certo disegnatore/sceneggiatore e disegnati/sceneggiati negli anni da altri autori. Inoltre nei pochi casi in cui il nome del personaggio è registrato come marchio, gli autori generalmente non trasferiscono all’editore anche il diritto di uso del nome/marchio. In questi casi l’operatore diligente dovrà inserire nel mosaico dei soggetti con cui negoziare le relative licenze anche l’autore o gli autori del personaggio di fantasia e il titolare del marchio registrato.

Tralasciando questi aspetti strettamente tecnico-giuridici, trattati senza alcuna pretesa di esaustività, c’è da dire che la poca diffusione del comics licensing in Italia forse è dovuta al sospetto – attualmente misto a curiosità verso nuove forme di sfruttamento remunerativo delle opere – con cui gli autori di fumetti guardano al licensing temendo lo svilimento delle opere artistiche nell’ambito di operazioni che seguono logiche strettamente commerciali. Per evitare questi inconvenienti diventa fondamentale la professionalità dei soggetti coinvolti ai quali si affida la propria creazione artistica.

Raffaella Pellegrino